Il Castello di San Leonardo
Storia del Castello di San Leonardo a Favignana
Il castello o forte di San Leonardo, fu ottenuto dall’ampliamento di una delle torri di avvistamento costruite dai Saraceni durante la loro dominazione (810), che il re normanno Ruggero fece trasformare in un castello. Come i restanti castelli di Favignana (Santa Caterina, San Giacomo) fu munito di una chiesetta o cappella; la piccola chiesa di San Leonardo venne costruita in prossimità dell’omonimo castello. Fu adibita dai Pallavicino a deposito di materiale da pesca e successivamente ceduta da questi ultimi a un certo Leonardo Bertolino, che la trasformò elevandovi una casa.
Dopo l’unità d’Italia, il Comune di Favignana volle demolire il suddetto castello per ottenervi uno scalo di alaggio. In precedenza il castello di San Leonardo era proprietà demaniale, ma nel 1849 fu consegnato al comune di Favignana, avendo perduto tutte le caratteristiche della primitiva funzione militare e civile. Fu così che nel 1873 il Comune di Favignana chiese al Governo di abbatterlo per ottenervi uno spazio per poter tirare a secco le barche e stendervi le reti da pesca. Nel 1876 venne consentita la vendita del castello di San Leonardo a Ignazio Florio. Il castello venne demolito ed in quel punto fu edificata la palazzina su progetto dell’architetto palermitano Damiani Almeyda: l’attuale Palazzo Florio.