Levanzo
Levanzo, L’origine del nome
Levanzo era conosciuta nell’antichità con vari nomi come Buccina, Forbantia e presso i geografi arabi col nome di Djazirat ‘al Yâbisah (“l’Arida”). Riguardo l’origine dell’attuale nome dell’isola vi sono varie ipotesi: potrebbe derivare dalla metodologia di approvvigionamento idrico impiegato sull’isola, consistente nella secolare leva applicata all’unico pozzo della spiaggia situato a Sud, da qui “leva in su”. Altra ipotesi suggerisce di far derivare il nome dell’isola di Levanzo da una trasformazione del vocabolo “Laepantio”, nome che forse potrebbe trarre origine dal quello di un uomo di illustre stirpe che avrebbe avuto dominio sull’isola o dai marinai di Levanto.
Conformazione geografica e geomorfologica
L’isola dista da Trapani 6,5 miglia, si estende per 10 kmq, è lunga 5 km e larga 2 km. Il punto più alto è costituito dal Pizzo del Monaco con i suoi 278 mt. La sua conformazione geomorfologica offre soprattutto grotte, molte delle quali di interesse storico archeologico, prima fra tutte la famosa Grotta del Genovese. Attualmente Levanzo conta 208 residenti (2011).
Spiagge, grotte e attività turistiche
La più piccola fra le tre isole delle Egadi, offre suggestive e appartate spiaggette di sassi e sabbia localizzate lungo il sentiero che porta al Faraglione. Nella parte sud-est dell’isola il visitatore potrà apprezzare e godere le splendide acque di due cale, raggiungibili sia da terra che da mare: Cala Fredda, contraddistinta da una spiaggia di sassi e un comodo scivolo, e la più selvaggia Cala Minnola. Per gli appassionati di immersioni, Levanzo offre un itinerario archeologico-subacqueo molto allettante: tra i 27 e 30 mt di profondità tra Cala Minnola e Punta Altarella si trovano i resti di un relitto romano, una cinquantina di anfore vinarie e frammenti di vasellame di ceramica a vernice nera risalenti al I a.C.
Archeologia e Cultura
Famosissima è la Grotta del Genovese risalente al paleolitico-neolitico con i suoi splendidi graffiti e pitture presenti sulle pareti. Alcuni di essi raffigurano animali che l’uomo primitivo si augurava di cacciare, mentre altri raffigurano figure impegnate in una danza rituale, a testimonianza di luogo adibito alla sfera magico-religiosa della vita degli uomini primitivi che lo abitavano. Infine è importante ricordare che nei pressi di Levanzo nel 241 a.c fu combattuta la battaglia delle Egadi che vide impegnati i cartaginesi guidati da Annone contro i romani guidati da Caio Lutazio Catulo. Questi ultimi, nascondendosi nella parte nord dell’isola,riuscirono a prendere di sorpresa i cartaginesi provenienti da Marettimo e a vincere.
Cose da fare a Levanzo
Vi proponiamo un breve elenco di cose da fare a Levanzo per godere al meglio la vostra visita:
- Visitare la Grotta del Genovese, il più importante complesso di figure parietali del nostro paese.
- Fare un’escursione e girare l’isola in barca, godendo di tutti i suoi colori e sfumature e avendo cura di fare delle soste nelle calette più belle.
- Fare una passeggiata rilassante nel verde della pineta.
- Ammirare e fotografare il panorama tipicamente mediterraneo.
- Fare un bel bagno nelle splendide acque di cala del Faraglione, Cala Tramontana o di Cala Fredda.
- Assaporare la tranquillità tipica della più piccola delle Egadi, dove il tempo sembra fermarsi.
- Cenare in un ristorante con vista sul mare durante il tramonto.
- Fare colazione ammirando l’alba sulle Isole Egadi.
- Fare un’immersione per visitare i relitti risalenti alle guerre puniche.
- Gustare il cabbucio preparato alla Levanzara.